Claudio CERINI, Città Metropolitana di Roma Capitale – Dip. Ambiente – Ufficio Sviluppo Sostenibile:
“L’approccio concreto alla sostenibilità, la necessità dell’impegno di ognuno in prima persona e la teoria dei piccoli gesti che sommati producono risultati importanti. Il programma “Educazione alla sostenibilità” promosso dal Dipartimento Ambiente
della Città Metropolitana di Roma nasce in via sperimentale nell’anno scolastico 2014- 2015, nei comuni di Ladispoli e Cerveteri, con l’intento di proseguire il cospicuo lavoro sui temi della sostenibilità svolto nell’ambito dei processi di Agenda 21 locale, promossi dall’allora Provincia di Roma.
L’idea è quella di sviluppare una importante sinergia tra gli esperti dell’Ente e gli insegnanti, volta ad offrire agli alunni della fascia che va dalla scuola primaria alla scuola superiore di secondo grado elementi di riflessione sul rapporto tra le attività umane e l’ambiente, evidenziando e ragionando insieme sulle problematiche che ne derivano con il metodo della lezione socratica nella quale lo studente è parte attiva e collabora attivamente all’evoluzione della discussione.
Accanto a questo primo obiettivo, il programma se ne prefigge un altro, non meno ambizioso, ovvero far sì che gli alunni divengano i portavoce nelle famiglie e nel contesto sociale in cui vivono dell’esigenza di riflettere senza preconcetti su queste problematiche. Questa azione, la cui utilità è emersa in occasione del progetto europeo Life Natura “Pian della Faggeta”, nel quale a fronte di un iniziale clima di aperta ostilità del contesto sociale al progetto, le riflessioni e le attività sviluppate in ambito scolastico consentirono di giungere ad un confronto duro ma costruttivo con tutta la comunità. L’azione è caratterizzata da una elevata efficacia (al punto che è annoverata tra le buone pratiche della progettualità ambientale europea) anche e soprattutto poiché, a mio modo di vedere, la riflessione svolta nell’ambito familiare è priva di qualsiasi influenza o condizionamento esterno, a differenza di quanto accade nei dibattiti pubblici cosa che spesso genera una naturale diffidenza nei partecipanti.
In questo progetto l’Area Protetta non è più solo e soltanto un elemento per la conservazione di un importantissimo ecosistema, il cui valore peraltro non sempre è adeguatamente considerato da larga parte della collettività, ma diviene il luogo concreto per iniziare a porre l’accento sui problemi generati dalle attività umane sul Pianeta, quello che in maniera più formale viene definito come il tema della sostenibilità ambientale.
Ovviamente il dibattito sulla sostenibilità non investe soltanto l’ambiente, ma interessa anche la sostenibilità economica e quella sociale; l’aspetto ambientale però è sicuramente il punto da cui è più facile muovere per poi successivamente estendere la riflessione alle altre due tematiche, ma soprattutto è quello in cui più direttamente il comportamento di ognuno di noi può fare più facilmente la differenza.
E’ la teoria dei piccoli gesti concreti che:
- vuole anzitutto combattere il disinteresse e la disinformazione su questi temi proponendoli non con paludati discorsi accademici bensì nella maniera più semplice possibile e di conseguenza facilmente comprensibile non con l’intento di trasferire nozioni bensì, attraverso il metodo della lezione socratica di cui si diceva prima, stimolare riflessioni ;
- vuole evidenziare la necessità di un impegno personale senza nascondersi dietro deboli argomentazioni su chi debba e sia competente ad intervenire sui problemi che emergono; un impegno quindi capace di rappresentare un inequivocabile segnale per quanti decidono a vari livelli e a vario titolo le scelte di carattere generale su questi temi;
- vuole, da ultimo ma non ultimo, evidenziare come la sommatoria di limitate azioni concrete è però in grado condurre a risultati particolarmente significativi.
La valutazione del risultato didattico del programma incomberà all’istituzione scolastica e quella della effettiva utilità agli alunni e alle loro famiglie; trovo però doveroso evidenziare due aspetti che mi hanno particolarmente colpito e che sono da un lato la convinta, completa e soprattutto fattiva condivisione del progetto da parte degli insegnanti che hanno aderito al programma; dall’altro l’attenzione, l’impegno e la creatività degli alunni, che gratificano e ripagano non poco l’impegno profuso da noi tutti.
Barbara Cifola, 1° Collaboratore del Dirigente Scolastico e Referente del Progetto per l’I.C. Octavia, Roma:
Il Programma “Educare alla sostenibilità” nasce da un’idea del Dipartimento Ambiente della Città Metropolitana di Roma, con l’intento di sviluppare una proficua collaborazione tra Esperti dell’Ente e Insegnanti, per sensibilizzare in merito alle tematiche connesse alla sostenibilità, contribuire a diffondere comportamenti più consapevoli e responsabili finalizzati alla modifica degli stili di vita con conseguente protezione dell’ambiente che ci circonda.
Il progetto, rivolto alle studentesse e agli studenti del nostro Istituto, è stato suddiviso in più attività:
- “Caccia al rifiuto” che ha interessato alunne e alunni di classi terze, quarte e quinte della scuola Primaria.
Con la presenza del referente, Claudio Cerini, alcune classi hanno organizzato delle uscite in alcune zone del quartiere per la raccolta differenziata dei rifiuti lasciati in strada. Le classi sono state divise in più gruppi e ogni alunno ha avuto il compito di ricercare, di raccogliere e di fotografare i rifiuti abbandonati in strada o nei parchi di quartiere.
Due classi terze hanno avuto la possibilità di svolgere questo tipo di esperienza sulla spiaggia della riserva naturale di Torre Flavia.
- “Non basta un giorno per salvare il pianeta” per le bambine e i bambini delle classi prime e seconde della scuola Primaria.
Bambine e bambini di tutte le classi prime e seconde della nostra scuola primaria con il supporto di Claudio Cerini e Corrado Battisti hanno potuto piantare le ghiande in contenitori riciclati, come le bottiglie grandi di plastica. Hanno scoperto le varie fasi della piantumazione e i concimi naturali che possono essere usati. Hanno visto nascere le loro piccole piantine di quercia che il prossimo autunno pianteranno nei giardini delle scuole.
- “Giornata del mare e della cultura marinara” per ragazze e ragazzi della scuola Secondaria di I grado.
Studenti e studentesse hanno avuto la possibilità di visitare la Capitaneria di Porto di Anzio che si occupa di tutelare l’ambiente marino dalle attività umane ed il confronto con gli esperti li ha aiutati a riflettere sui motivi per i quali il mare è importante per l’uomo e per il pianeta (alimentazione, ciclo dell’acqua, produzione di ossigeno etc.) e quali sono le attività umane che in relazione al mare non sono sostenibili (pesca indiscriminata, inquinamento da attività commerciali e ricreative etc.).
Al termine delle attività, in una giornata dedicata all’incontro con i referenti del Dipartimento Ambiente dell’Ufficio Sviluppo Sostenibile di città Metropolitana di Roma Capitale, in presenza della Dirigente Scolastica e dei docenti, ad alunne e alunni sono stati consegnati gli attestati di partecipazione al programma “Educazione alla Sostenibilità” e gli omaggi del progetto, molto graditi ai nostri studenti e che lasceranno un altro buon ricordo di queste attività.
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